I telefoni non avevano la macchina fotografica incorporata e le macchine fotografiche non erano digitali.
Mi ricordo l'emozione di andare a recuperare il rullino che avevamo portato a sviluppare e la delusione quando ci rendevamo conto che proprio la foto a cui tenevamo di più era sovraesposta, sfocata o con gli occhi mezzi chiusi.
E poi stamparle aveva un costo, quindi si evitava di fotografare la qualunque, tipo il piatto di spaghetti, lo smalto delle unghie o il pupazzetto preferito.
A renderti bella non erano i filtri, era la luce del tramonto, il sorriso di felicità, la camicetta del tuo colore preferito.
E si facevano gli album da riguardare nei momenti malinconici o da mostrare ad amici annoiati.
E si compravano le cornici per esporre le foto in bella vista, sulla scrivania o sul camino.
Un tempo avevamo meno ma gli davamo più importanza!
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