Da qualche mese mi sono dedicata alla scrittura, uno dei miei primi amori che ultimamente avevo messo da parte, un po' per mancanza di tempo un po' per eccesso di pudicizia (ho controllato sulla TRECCANI che si dica così 😋).
Questa attività solitaria ha un effetto terapeutico, quasi catartico: è come se mettendo i pensieri su carta, anzi su pc, lasciassi dentro di me spazio per nuove storie e nuove emozioni, senza intasare la memoria.
Nelle mie storie, però, non vorrei cadere nella trappola del "filtro bellezza", attraverso il quale ogni racconto fa trasparire solo la parte più bella della nostra vita o, ancor peggio, la imbelletta falsamente per farla apparire migliore agli occhi di chi legge.
Mi piace raccontare la vita vera, nel suo splendore e con le sue zone d'ombra; così come mi piace, nelle foto, vedere le rughe, che testimoniano gli anni che avanzano insieme all'esperienza.
L'imperfezione fa parte di noi e delle nostre vite ed è per questo che non voglio nascondercela coi filtri!
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