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Storia di un espatrio, anzi due… anzi tre!

Aggiornamento: 23 apr 2021

Articolo tratto da "Donne che emigrano all'estero"

Storia di un espatrio, anzi due… anzi tre!

Nella vita molte di noi si trovano a far fronte a scelte e situazioni non previste ma, se a volte ne siamo piacevolmente sorprese, altre è come una tegola che ci arriva in testa all’improvviso!


E una di queste sorprese/tegole, è proprio l’espatrio: un’opportunità – certo; la realizzazione di un sogno – per alcune, ma anche l’abbandono di tutto ciò che è familiare, sicuro, confortevole.


Il mio primo “espatrio” l’ho cercato a 23 anni, in un periodo di noia all’università e nella mia vita.


Non sono mai stata una grande avventuriera ma sono sempre stata attratta da chi lo era, e per una volta volevo anch’io buttarmi nel mondo, rischiare. Sempre di un rischio calcolato parlo, ovviamente: chi è tondo non può diventare quadrato, diceva mia nonna.


Quindi con le mie quattro valigie trolley di varia ma non contenuta misura, sono atterrata in quel di Madrid.


Era un gennaio freddissimo, poco ospitale, ma io e quella città lì ci siamo comprese da subito!


E non solo lei mi ha capita, ma mi ha dato modo di capire me stessa, di conoscermi, di tirare fuori il meglio di me. Sono stati sei mesi in cui galleggiavo nella mia vita come un pesciolino intorno ad una variopinta barriera corallina. Ero sbalordita di tutto, felice degli incontri che facevo, orgogliosa di come gestivo lo stage lavorativo per cui ero lì e la vita che mi costruivo da zero.


Ogni volta che racconto di quel periodo (e vorrei poterlo fare anche di più senza tediare il malcapitato, come un ospite a cui si propinano album di foto delle vacanze), cerco di trasmettere la completezza di quell’esperienza dicendo che avevo la sensazione di trovarmi nel posto giusto, al momento giusto e con le persone giuste!


È proprio lì che ho capito che ero molto più forte ed indipendente di quanto non avessi mai creduto. Soprattutto, realizzai che vivere lontana da tutti mi aveva permesso di tirar fuori quello che avevo dentro, scevra da condizionamenti, credenze, aspettative che gli altri avevano su di me e per me.


Ma poi il mio senso di responsabilità e la mia obbedienza nei confronti di una famiglia che reclamava il mio ritorno in patria ed allo studio, mi hanno riportato alla base, dove ho trovato il grande amore e conseguito una laurea.


Passo dopo passo ho messo insieme tre lavori, un matrimonio ed una gravidanza.


Tutto filava liscio, come da copione, fino a quando...


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